domenica 23 ottobre 2011

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Una tragedia vista in diretta, la sensazione è stata subito di estrema gravità. La morte di un ragazzo di 24 è sempre orribile qualsiasi siano le circostanze e qualsiasi sia la persona in questione, ma è inevitabile che i riflettori mediatici su un personaggio sportivo mettano ancor di più in risalto il dramma di una perdita del genere. Personalmente ammiravo la sua aggressività e la velocità del “primo” sorpasso. Quei sorpassi da bastardo come l’aveva definito Valentino Rossi un  paio di settimane fa.
La dinamica dell’incidente è atipica: di solito, perdendo l’avantreno, la moto parte per la tangente e con il pilota va a finire nella via di fuga, in questo caso il pilota è rimasto attaccato alla moto e con un movimento a “ricciolo” la moto ha continuato la sua corsa e si è andata a piazzare in mezzo al rettilineo. La sensazione che ho avuto io, vedendola in televisione, è che lui abbia tentato di tirarla su mentre gli si chiudeva l’avantreno, invece gli esperti in televisione parlavano di gomme fredde e di elettronica. Conta poco... veramente poco

RML

3 commenti:

  1. Trovo che non ci sia molto da dire. Può sembrare cinico dirlo ma è uno sport dove il rischio è molto alto e dove non ci si può sorprendere. Siamo più colpiti perché l'incidente è avvenuto ad un pilota italiano ed in una categoria tra le più note.
    Tutto qua.

    Ale

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  2. sicuro... ratzemberger non se lo ricorda mai nessuno, però c'è un altro fattore che personalmente mi ha colpito maggiormante è che simoncelli l'ho visto "crescere", nel senso che è stata una carriera che abbiamo seguito fin dall'inizio...

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  3. E' la seconda volta che la scomparsa di un personaggio pubblico mi colpisce in questo modo. Il primo fu Cobain...
    Mio padre mi ha trasmesso la passione per le moto, e Simoncelli era il suo preferito...
    Il pilota mi faceva impazzire, il ragazzo capellone ancora di più.
    Per dirla alla Sic: "Dio bo' se ci mancherai!"

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