sabato 1 novembre 2014

NAPOLI - ROMA (442 vs 433)


Quando un uomo con la pistola incontra un uomo con un fucile l'uomo con la pistola é un uomo morto.

Quando una squadra con il 442 con due ali che vanno incontra una squadra con il 433 con gli intermedi di centrocampo pigri la squadra con il 433 é una squadra morta. Una squadra morta sì, ma con una gran dose di culo tanto da subire solo un gol nei primi 45 minuti. In determinati momenti della stagione un po' di fortuna è sacrosanta.

Nel secondo tempo la Roma, passata 'a grande paura, porta molto più avanti i due terzini, riprendendo in mano la partita con un Napoli complice della situazione. Pur avendo migliorato l'andamento della gara i giallorossi non hanno mai dato l'idea di poter migliorare le cose. Mastodontica l'occasione di Callejon.

Tutto questo fino ai cambi dei due allenatori, la Roma cambia entrano Iturbe e Destro e si mette 4231 e il Napoli con Gargano si mette 451, altri schemi, altra partita, il mio post finisce qua.

RML


mercoledì 29 ottobre 2014

LA JUVE, LA ROMA E L'INTER DI KIESLOWSKY


Una Juventus un poco sfortunata ma comunque affamata viene fermata da un grande Perin da un paio di pali e si fa riprendere da una Roma che concretamente riprende il suo cammino.
Vedendo 3 partite contemporaneamente (questa sera i miei campi principali erano Roma, Genova, Milano, tutti e otto sono troppi) non ci si può fare un'idea chiarissima ma la Juventus non mi é sembrata così "accia" come il risultato potrebbe far sembrare. La Roma ha approfittato di una squadra che ha fatto tutto quello che non va fatto contro gli uomini di Garcia: se ti chiudi troppo, abbassi il ritmo e lasci la palla a De Rossi & Co. presti il fianco alle rasoiate in verticale che caratterizzano le partite in casa della Roma. Palla bassa e gol di Destro. Ma non é meglio venire qua e giocarsela!?! L'Inter é di fatto l'undicesimo capitolo del decalogo di Kieslowsky, lenta, lenta, lenta... Sembra l'Argentina del "Piranha" Ayala in Giappone e Corea.

Una serie di strane concomitanze fa si che se domani la Lazio del pretino se vince la sesta di seguito si piazza in solitaria terza in classifica!!! Con due punti di vantaggio sulle inseguitrici!!! A quattro dalle due capolista!!! Seeee e quando mai!!!

RML

domenica 26 ottobre 2014

TOTEM KLOSE




Dopo tre vittorie consecutive la Lazio infila la quarta grazie al totem tedesco che segna il classico gol stupido che fa la differenza tra la sconfitta e la vittoria. Con Biglia la Lazio gira a meraviglia (scusate). Candreva fa il bello è il cattivo tempo nella metà campo avversaria. Rimane una fragilità tecnica dietro e Marxhetti risulta ancora parecchio insicuro.

Aspettando Milan-Fiorentina, l'Internazionale a Cesena passa su rigore in 11 contro 10 per una bella oretta, forse un po' troppo statica e stitica; la Juve vince contro il Palermo con l'immancabile gol in fuorigioco (il secondo). Conferme in alto da Udinese e Sampdoria. 

RML

domenica 19 ottobre 2014

LA LAZIO PASSA A FIRENZE




Per la quarta volta negli ultimi cinque anni la Lazio vince a Firenze. Non é poca cosa anche se la Fiorentina non sembra più l'ottima squadra delle ultime stagioni.

La Lazio tiene il gioco per i primi 25 minuti e concretizza con il centravantone Serbo, poi inevitabilmente cala. Il secondo tempo é tutto viola soprattutto con l'ingresso di B.Valero ad inizio ripresa e di Ilicic per Babacar. Montella piazza i suoi con un 4/Pizarro/calcetto la Lazio soffre e non poco ma porta a casa i tre punti.

Singolare il recupero sul finale, 8 minuti, mai visto se non per interruzioni extra campo.

Candreva 5 assist, Djordjevic quinto gol, terza vittoria consecutiva, la Lazio gioca e pure bene (fondamentale Biglia), ma resta una squadra tremendamente debole nei valori tecnici e caratteriali di chi deve sostituire l'infortunato Gentiletti, tra l'altro sembrerebbe che pure oggi abbia perso un altro pezzo da quelle parti, il meno peggio a mio avviso (Ciani).


venerdì 17 ottobre 2014

CAVE CANEM CANA


Cave canem (attenzione al cane), al giorno d'oggi é molto di moda usarlo come cartello d'avviso all'ingresso delle abitazioni. La scritta deriva da un famoso mosaico richiamante ilcave canem che si trova a Pompei.


É notizia di ieri che il buon Cana, che per assonanza é un bel cane del giuoco del calcio, rischia dai 6 ai 18 mesi per i fatti di Belgrado tra Serbia ed Albania. Chiaramente la probabile squalifica verrà scontata anche e soprattutto in campionato e vista la deficitaria situazione dei centrali della Lazio non é per niente una buona notizia. Pur considerando Cana una MacroPippa sia chiaro.


Comunque sia a questo punto facciamo quelli bravi e diamo una sbruffata di politically correct  come va tanto di moda adesso e cantiamo tutti in coro dandoci la mano:
All we are saying is give peace a chance
 




RML

Per la cronaca questo il mosaico di cui sopra


 




martedì 14 ottobre 2014

ALTRO CHE ROCCHI McLEAN FA LE COSE PER BENE




Non so se vi é capitato di vedere il rigore negato alla Slovacchia a favore degli azzurrini di Di Biagio. Il risultato era 2a1 per l'Italia, con il 2a2 sarebbero passati gli slovacchi. Quindi, l'arbitro l'ha prima assegnato, poi si é consultato con un panciuto collaboratore e ha ripreso il gioco con un calcio d'angolo. Fantastico! Il ct slovacco non l'ha presa molto bene:  "Non ho mai visto una cosa del genere. C'è stata negata una cosa che ha dell'incredibile. Non ho parole per spiegare ciò che è successo oggi".

Ora secondo voi per la fase finale degli Europei Undre 21 é meglio avere la Slovacchia o L'Italia? Tutto questo per dire che siamo un po' tutti Juventus, l'importante ammetterlo quando succede... Un po' come Di Biagio oggi ve'?

Dalla Gazzetta.it: Dall'altra parte della barricata c'è invece un Gigi Di Biagio che non commenta l'episodio del rigore negato, ma spiega dove questa Under 21 deve migliorare...

RML



venerdì 10 ottobre 2014

QUANDO LA STATISTICA NON FUNZIONA (le nebbie dello psicodramma) [cri]

Qualche giorno fa ho letto un curioso post su questo blog riguardo l’applicazione delle leggi della statistica al calcio (qui). Il post mi ha stuzzicato molto, soprattutto perché in quanto Juventino mi sono sentito chiamato in causa.  Già, perché tutto il calcolo statistico, alla fine dei “Conti” (citazione!)  vorrebbe dimostrare l’anomalia sui tanti scudetti vinti dalla mia squadra del cuore e i pochissimi  della (tartassata) Roma. Avrei voluto scrivere un commento, ma l’amico blogger mi ha suggerito di fare proprio un post, d’altra parte di cose da scrivere ce ne sono parecchie e un po’ mi diverte anche (W la goliardia!). Perciò eccomi qua: mi sono preso un bel foglio Excel e ho fatto un po’ di calcoletti e grafici.

Veniamo ai numeri. Parto dalle assunzioni fatte nel post e cioè che abbiamo una sorta di campionato a due, in palio solo il primo e secondo posto….vinci o perdi. L’accostamento è al caso del lancio della moneta, un testa o croce calcistico che si può descrivere statisticamente con una distribuzione binomiale (http://it.wikipedia.org/wiki/Distribuzione_binomiale). Fin qui tutto ok, ma….c’è già un ma. Se rivediamo la prima tabella del post vediamo che, dati alla mano, le 5 squadre prese in esame hanno disputato un diverso numero di “campionati a due”. Come descritto sempre nel citato post, per la Juve 46 campionati, per il Milan 28, Inter 30, Roma 15 e Lazio 5. Se paragoniamo il campionato al lancio della moneta è come dire che la Juve corrisponde a un processo aleatorio con 46 lanci, l’Inter 30 e via di seguito. Già qui ci rendiamo conto che si stanno paragonando processi aleatori diversi, dove la Juve può vincere fino a 46 scudetti, mentre la Lazio se proprio è forte e gira tutto per il verso giusto ne vince al massimo 5. Che i processi siano diversi si evince anche dai diversi valori attesi, cioè i valori che con maggiore probabilità si presenterebbero nell’esperimento campionato/lancio-moneta, sul numero di scudetti:  23, 15, 14, 8, 3. Lo stesso dicasi per le deviazioni standard, numero molto importante per capire le “anomalie” di un processo aleatorio e che consentono di individuare i cosiddetti outliers (che nel campionato sono, sempre secondo il post, Juve e Roma), che sono pari a 3.4, 2.7, 2.65, 1.94 e 1.12, per Juve Inter, Milan, Roma e Lazio, rispettivamente.  Qui sotto riporto proprio le funzioni di densità di probabilità (pdf , dall’inglese) binomiali per ciascuno dei 5 casi, assumendo una probabilità del 50% di vincere.

Dai grafici è assolutamente chiaro che le 5 funzioni, sebbene dello steso tipo,  sono molto diverse, cioè sono rappresentative di fenomeni diversi. Già questo basterebbe a far cadere "l’impianto accusatorio”.  Tra l’altro la Lazio ha solo 5 campionati/lanci e con numeri così esigui è molto pericoloso fare analisi statistiche. Si tenga presente anche un fattore molto importante: sto costruendo le mia curve di probabilità che descriveno il mio fenomeno sulla base di una singola realizzazione di un processo aleatorio. Un po’ pochino direi.

In sintesi, quello che voglio dire è che prima di poter fare un confronto statistico dovremmo avere le stesse condizioni. La Juve ha il maggior numero di lanci a disposizione, quindi  molte più chance di vincere. Alla Roma ne mancano 31 per poter eguagliare la Juve. Se vincesse, rispettando il valore atteso su 31 lanci, 16 volte in queste ulteriori prove di lancio/campionato, si troverebbe con 19 scudetti su 46 e cioè più del 41% di vittorie…se vincesse 18 scudetti su 31 (di poco oltre il valore atteso) si troverebbe con più del 46% di vittorie…e forse non starei qui a scrivere ‘sto post. Mancano i numeri per poter ragionare a livello statistico. Probabilmente servirebbero 100 campionati/lanci per dare significato a queste curve.

Ma proseguiamo. Leggendo la seconda parte del post e verificando i numeri riportati nelle tabelle del “caso naturale” e del “caso estremo” c’era qualcosa che proprio non mi convinceva….i Conti non tornavano. Ma come mai ‘sti numeroni per la Juve e numerini per la Roma? Certo che visti così sembrano veramente anomali.  I numeri riportati nelle due tabelle vengono fuori dall’Integrazione della pdf…..perciò ariprendi  il foglio Excel e integriamo la funzione densità di probabilità, cioè sommiamo le probabilità che ci siano un certo numero vittorie, fino al massimo ammissibile. Disegniamo anche queste funzioni integrali per il “caso naturale”, “caso estremo”, ma anche il caso che la squadra sia un po’ più forte. E via alla seconda  figura:


Le curve ci consentono di calcolare la probabilità che il numero di vittorie ricada in un certo intervallo, in particolare minore o maggiore di una valore prefissato. Come si vede le curve salgono molto rapidamente verso valori di probabilità alti, nei dintorni del  valore atteso. Anche la Roma ad esempio avrebbe una probabilità quasi dell’85% (mica male!) di avere 9 scudetti in tasca, solo 1 in più del valore atteso. In pratica quello che determina questi grandi numeri è il valore atteso della distribuzione che a sua volta dipende dalla probabilità di vittoria (http://it.wikipedia.org/wiki/Distribuzione_binomiale). Più è basso il valore atteso, più il segmento di curva che si impenna va verso sinistra. Di fatto sto spostando i casi con probabilità maggiore verso i numeri più bassi (vedi terza figura sotto).  Analiticamente si arriva prima al valore di saturazione delle curve riportate sopra.  


Quello che da un punto statistico funziona e si riesce a spiegare, non funziona però dal punto di vista calcistico. Riprendiamo i grafici della seconda figura e prendiamo un valore di riferimento pari a 17. Dal grafico vedo che la probabilità di vincere un numero compreso tra 0 e 17 scudetti è del 10% circa se ho due squadre equivalenti. Se però una delle due squadre è un po’ più debole, e quindi la probabilità di vittoria passa dal 50% al 30% (il “caso estremo”), la probabilità di vincere un numero compreso tra 0 e 17 scudetti aumento fino al 90% circa.  Ma come, ammetto che la mia squadra è più debole e invece sembra più facile (più probabile) vincere fino a 17 scudetti in 46 campionati? Vale naturalmente il viceversa, quando assumo che la squadra in esame sia un po’ più forte. Da un punto di vista calcistico sarebbe più verosimile che più una squadra è  scarsa,  meno scudetti si mette in tasca. Matematicamente dovrei vedere una funzione integrale che invece di essere crescente con l’aumentare degli scudetti sia decrescente (vedi esempio di figura 4), e quindi mettermi in bacheca 30 scudetti in 46 campionati dovrebbe essere più difficile, meno probabile, che metterne in bacheca 20!


Da questo ragionamento ne consegue che il modello adottato del lancio della moneta e la sua distribuzione binomiale non è applicabile, decisamente inverosimile. Ma proseguiamo lo stesso.

Se ammettiamo che  la Juve sia un po’ più forte (curva nera del grafico sopra). Basterebbe avere una probabilità di vittoria del 60% (tutto sommato poco, solo il 20% in più dell’avversaria) per ritrovarsi che la probabilità di avere un numero di scudetti uguale o minore a 29 è circa il 71%. Ragionevole, come sono ragionevoli per Inter e Milan nel “caso naturale”.

In maniera del tutto speculare si può ragionare sulle anomalie della Roma.

Varrebbe il caso di analizzare le anomalie anche dal punto di vista della deviazione standard. La Juve ha 6 scudetti in più del valore atteso, comunque molto alto (23), dato che ha potuto disputare 46 campionati/lanci e 3.6 scudetti oltre la deviazione standard. Non è poi così esageratamente anomalo (outlier) rispetto ai 46 campionati/lanci a disposizione. Vista così l’anomalia Juve direi che fa meno paura.

In definitiva, quello che voglio dire è che se vogliamo ragionare sulla statistica, per far “rientrare” le anomalie nella normalità basta rivedere le assunzioni fatte, le ipotesi usate per costruire il modello e di conseguenza cambiare la statistica del fenomeno.  Le conclusioni a cui arriva il post “Facciamo due Conti” possono essere ribaltate semplicemente cambiando le ipotesi di partenza. La frase “La Roma è assolutamente fuori statistica”  non è esatta. Sarebbe più corretto dire La Roma è fuori da questa distribuzione di probabilità.

Allo stesso modo in cui uso la statistica per  essere autorizzato a sentirmi defraudato (o ladrone), posso usarla per capire le forze in campo. Potrei infatti usare l’analisi statistica per dire che il valore del 50% di probabilità di vincita è sbagliato, non è adatto a descrivere il caso in esame,  ed è certamente diverso da squadra a squadra. Forse si dovrebbe vedere nei diversi campionati presi in considerazione lo scarto effettivo di punti tra prima e seconda e magari partire da questo per l’assegnazione delle probabilità di vittoria. Nel calcio, due squadre che arrivano a fine campionato al primo e secondo posto non è assolutamente detto che siano equivalenti (equiprobabili come un soldo da 50 cents). Se guardo ai fatti enunciati nella prima tabella del post “Facciamo due Conti” e lo faccio in modo freddo, statistico appunto, posso anche dire che dai numeri che vedo la Juve è stata un po’ più forte di Inter e Milan, e decisamente più forte di Roma e Lazio (senza andare a cercare favoritismi e penalizzazioni), anche se prima di tirare le somme bisognerebbe vedere di nuovo ‘sti numeri quando tutte e 5 le squadre avranno disputato un ugual numero di campionati competitivi.

Il calcio non è come il lancio della moneta, è molto molto di più…per fortuna!


mercoledì 8 ottobre 2014

JESSE JAMES Sun Tzu PALLOTTA





"In fondo siamo due grandi squadre e ci avviamo verso una rivalità che durerà a lungo: questo non può che essere un bene per il calcio italiano."


Molti hanno interpretato le dichiarazioni del buon James come distensive e in qualche modo tese alla riconciliazione francescana di tutto il calcio italiano, altri si sono accorti che c'è una sorta di feeling tra le due società (ma dai!?!), altri, i più puri, non le hanno prese troppo bene visto che nei toni e nei contenuti smentiscono completamente quanto dichiarato a caldo da, in ordine di incazzatura: capitano, allenatore, DS.
 
Personalmente penso che le dichiarazioni rafforzeranno questa nuova santa alleanza del calcio italico e che questa "rivalità" caratterizzerà il futuro prossimo.
 
Il buon vecchio Sun Tzu nell'arte della guerra tra le altre cose diceva:
 
“Se non si conoscono i piani dei signori vicini, non si possono stringere alleanze; se non si conosce la conformazione di monti e foreste, paesaggi pericolosi e acquitrini, non si possono muovere eserciti... Si rifletta con cura prima di muoversi; vince chi per primo conosce le strategie dirette e indirette.”                                  
 
RML
 
 
 

martedì 7 ottobre 2014

Facciamo due Conti (omaggiando Bruno si intende!!) [ric]


 
 
Noi tifosi della Roma abbiamo sempre sostenuto che nel corso della nostra storia siamo stati tante volte defraudati dello scudetto. Diciamo spesso che se fosse esistita una giustizia imparziale, dove davvero errori e favori si fossero compensati in modo casuale, alla fine del Campionato avremmo festeggiato molte più volte.  Ora vi dimostrerò che i sentimenti dei tifosi romanisti non sono frutto di un giudizio fazioso, accecato dalla passione ma è un puro risultato matematico. Dimostrabile.

Considero solo i Campionati a girone unico. Discuto il caso di sole 5 squadre: Juve, Inter, Milan, Roma, Lazio. L’idea è questa, una squadra è stata competitiva per lo scudetto quando:

a)      ha vinto il Campionato

b)      è arrivata al 2° posto

Nella tabella riporto le statistiche delle 5 squadre nel Campionato a girone unico*

                                                                                                                                                   

 
1° posto (Scudetto)
2° posto
Campionati in cui la squadra è stata Competitiva
Percentuale di vittorie
Juventus
29
17
46
63%
Inter
16
14
30
53%
Milan
15
13
28
54%
Roma
3
12
15
20%
Lazio
2
3
5
40%

 

Dalla tabella si capisce subito che qualcosa non torna. Il Calcio è un sport governato da innumerevoli fattori casuali, episodi li chiamiamo. In genere la differenza tra la prima e la seconda del Campionato non è mai così grande. La squadra che arriva prima, in genere, ha uno scarto minimo di punti rispetto alla seconda; la vittoria si stabilisce per quella che in statistica si chiama sovrafluttuazione oppure “fortuna” se volete. Ora se l’ipotesi è che la fortuna (o c**o, come preferite) sia cieca, la statistica ci può spiegare, dati alla mano, cosa si deve ragionevolmente aspettare nei campionati competitivi. Vi dimostrerò che i risultati della Roma sono fuori dalla ragionevolezza. Questo è vero nel caso più naturale (caso 1) ed anche nel caso più estremo (caso 2) .

Caso 1 – Caso naturale

Si assume che la squadra competitiva ha probabilità di vincere lo scudetto pari a 50% e probabilità di arrivare al 2° posto 50%. Questo caso rispecchia i campionati in cui le prime due della classe sono sostanzialmente alla pari. Calcolo in questo caso, dati i campionati competitivi disputati, per ogni squadra qual è la probabilità di vincere gli scudetti effettivamente vinti o un numero maggiore di quelli vinti. Il risultato, per chi è un po’ avvezzo con la statistica, si può calcolare semplicemente utilizzando la distribuzione binomiale, quella che si usa per i dati insomma. Testa/Croce qui è rimpiazzato semplicemente da 1posto/2posto. I risultati sono riportati nella tabella che segue.

CASO 1
Scudetti (S_vinti)
P(Scudetti <= S_vinti)
P(Scudetti > S_vinti)
Scudetti attesi
Juventus
29
97%
3%
23
Inter
16
71%
29%
15
Milan
15
71%
29%
14
Roma
3
2%
98%
8
Lazio
2
50%
50%
3

 

Caso 2 – Caso estremo

Si assume questa volta che la squadra abbia una probabilità più bassa di vincere 30% e probabilità 70% di arrivare al 2° posto. Questo è un caso estremo, si assume che la squadra in esame nel campionato sia decisamente meno forte dell’avversaria diretta. Calcolo anche in questo caso qual è la probabilità di vincere gli scudetti effettivamente vinti o un numero maggiore di quelli vinti.   I risultati sono riportati in Tabella.

CASO 2
Scudetti (S_vinti)
P(Scudetti <= S_vinti)
P(Scudetti > S_vinti)
Scudetti attesi
Juventus
30
100%
0%
14
Inter
18
99%
1%
10
Milan
18
99%
1%
8
Roma
3
30%
70%
5
Lazio
2
84%
16%
2

 

Le tabelle parlano chiaro.

Nel Caso 1 si capisce che la Juve seppure avesse avuto lo stesso valore della sua diretta avversaria è stata assolutamente fortunata; gli eventi si sono sempre combinati bene al punto che la probabilità di vincere più di quanto ha effettivamente vinto è solo il 2%. Ha vinto ben più dei 24 scudetti attesi. Se non è “c**o” ops sovrafluttuazione questa! Beh si può dire che il comportamento della Juve è decisamente anomalo. Questo vuol dire che i suoi Campionati non sono solo governati da episodi casuali fortunati, c’è qualcosa di sospetto statisticamente parlando (ovviamente!). Inter e Milan sono decisamente in statistica anche se un pochino più fortunati di quanto ci si aspetterebbe. La probabilità di vincere più scudetti di quelli effettivamente vinti è intorno al 30%, ragionevole. La Lazio anche è in perfetta statistica. Ha ottenuto sostanzialmente quello che ha meritato. Ora La Roma. Qui la situazione è imbarazzante. Ha solo il 2% di probabilità di vincere meno di quello che ha vinto! Mentre la probabilità di vincere più scudetti dei soli 3 raccolti è 98%! Qui la situazione è totalmente rovesciata rispetto alla Juve. Parliamo di una vera “sfiga”. Oppure dobbiamo ammettere che gli episodi negativi per la Roma non sono casuali. C’è qualcosa di decisamente anomalo. E’ statisticamente incredibile che la Roma abbia vinto così pochi scudetti.

Il Caso 2 è secondo le aspettative per Juve, Inter, Milan e Lazio. Se infatti queste squadre fossero state meno forti delle rivali dirette nei campionati competitivi avrebbero vinto molto meno di quanto hanno effettivamente vinto. Il risultato della Roma è sorprendente, strabiliante. La Roma è assolutamente fuori statistica. Anche nell’ipotesi negativa che nei campionati competitivi fosse stata molto meno forte della diretta rivale essa avrebbe comunque dovuto vincere più di quanto ha vinto con una probabilità del 70%. Avrebbe dovuto vincere almeno 5 scudetti. Questo risultato dice due cose: o la Roma quando è arrivata seconda era scarsissima rispetto alla prima (cosa che formazioni alla mano nessuno può dire!) oppure qui qualcosa non va. C’è qualcosa che non torna. La Roma è stata pesantemente penalizzata. Nessun episodio casuale può spiegare un così pessimo risultato.  La Roma è stata defraudata.

Conclusione

Questo calcolo statistico dimostra che:

1)      il numero di scudetti vinti dalla Juve è decisamente anomalo; i suoi Campionati non sono governati da episodi casuali fortunati

2)      il numero di scudetti delle Roma è troppo basso; nei Campionati in cui è stata competitiva è stata pesantemente penalizzata

 

* I dati sono stati presi dalla pagina Wikipedia sulle statistiche della Serie A, http://it.wikipedia.org/wiki/Statistiche_della_Serie_ A)