sabato 26 novembre 2011

LUIS GUIDO


Un primo tempo un po’ noioso, anche perché Guidolin, che a me risulta un po’ antipatico, ha impostato la partita da grande allenatore qual è: il suo modulo
3 6 1 forte sulle fasce è stato veramente una brutta gatta da pelare per il maestro di sci che l’ha subito, in tutto e per tutto, fin dai primi minuti di partita, capendoci poco e niente. Nel giudizio complessivo non vi fate ingannare  che il risultato si sia concretizzato alla fine del secondo tempo, è frutto del fatto che i giocatori dell’Udinese, almeno nella maggior parte dei casi, sono tutti giocatori di corsa con  poche doti tecniche. Ma siccome Guidolin è molto bravo ha ordinato, in fase di possesso palla, di fare continui raddoppi sulle fasce con gli intermedi di centrocampo: Isla a destra con Basta e Asamoah con Armero a sinistra, creando una continua ed imbarazzante supremazia in tutte le zone del centrocampo. Meritata la vittoria per l’Udinese anche se la Roma non ha demeritato soprattutto in fase difensiva (pur prendendo 2 gol).

Da Luis mi aspettavo la conferma delle due triadi di centrocampo e d’attacco della partita contro il Lecce, invece un po’ inspiegabilmente come sua consuetudine ha rivoluzionato la squadra rimettendo Pijanic in avanti, che per altro non ha fatto per niente male, e Greco intermedio di centrocampo… rimango dubbioso su questi continui stravolgimenti di schieramento, da una giornata all’altra, considerando anche che la Roma non è impegnata in Europa. Mi è piaciuta tantissimo, da piccoli particolari, la prova di Osvaldo.

RML

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