venerdì 25 novembre 2011

GIOCHIAMO D'ANTICIPO RIFLETTENDO SUL PASSATO



Questa sera Udinese-Roma, anticipata al Venerdì per gli impegni europei dei friuliani, e già questa è una cosa strana, perchè quella impegnata in Europa è l'Udinese e non la Roma, l'altra situazione strana è che la Roma è partita per Udine in pullman!!!

Ritornando a quel preliminare fallito, a mio avviso, fu una vera occasione mancata, non tanto per il risultato sportivo, ma per l'impostazione che il "maestro di sci" aveva dato alle formazioni schierate in quelle due partite. Il messaggio che voleva dare alla squadra, alla società, ma soprattutto all'ambiente era chiaro: fuori i vecchi, compreso Totti, e dentro i giovani. Il problema all'epoca fu che i giovani erano troppo inesperti e forse troppo italiani. Adesso invece i "giovani" che si possono proporre sono di tutt'altra qualità e la partita contro il Lecce ha confermato tutti i pregi della reale formazione tipo che il tecnico asturiano tiene in mente da sempre. Il fatto che non ci sia Totti (e a me la cosa puzza perchè di solito in panchina per due volte di seguito il capitano giallorosso non ci va) può solo tornare buono per continuare ad insistere con questa "filosofia ritrovata".  Quindi a mio avviso la partita della svolta già c'è stata Domenica scorsa e se le cose andranno per il verso giusto a Udine, per i tifosi romanisti, ci sarà da divertirsi. Ma occhio al pianto di Guidolin, che con il suo negativismo cosmico riesce a stimolare la sua squadra in maniera unica.

RML

2 commenti:

  1. Non posso esimermi da un commento, seppur veloce.
    Sull'anticipo al venerdì c'era già il bellissimo post "nun ce se capisce più niente" e non aggiungerei altro. Su Udinese - Roma c'è qualcosa da dire. Parto dai friulani: il pianto di Guidolin è sempre fruttuoso. Il discorso sui 40 punti inizia ad essere noioso. Però è vero che il tutto, mischiato magari con una divisa da marines nello spogliatoio o con qualche altra pagliacciata simile, riesce a motivare i giocatori. Gli stessi giocatori poi non sono da sottovalutare, anzi. Sulla Roma il discorso è complesso. Che l'idea di Lucho sia di arrivare ad una squadra nuova che piano piano diventi indipendente dai senatori, a meno di De Rossi ma compreso Totti è oramai evidente. Provarci dal preliminare con Okaka, Verre, Viviani e Caprari in campo con Bojan e Angel appena arrivati fu comunque una ingenuità. Ora a poco più di 2 mesi dall'arrivo dei giocatori (ricordo che gli ultimi sono arrivati a Trigoria l'11 settembre) la squadra inizia a prendere forma.
    Purtroppo è vero che i tifosi, e dietro a loro i giornali e le radio, nel calcio estremamente populisti, con Totti fuori dai titolari, inizieranno a gridare al reato di lesa maestà e allora solo una cosa potrà salvare Luis Enrique: i risultati.

    Ale

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  2. concordo... bastano i risultati, anche se ho ancora delle riserve su luis

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