Più dei 3 gol, già di per se dimostrazione di superiorità è leggittimanti la vittoria, fa impressione come il Napoli abbia rischiato, rimontato e vinto la partita in casa contro il Chelsea. Il Napoli è in formazione tipo. Vilas-Boas invece vuole stupire tutti lasciando in panchina Cole e Lampard, con in campo Bosingwa a sinistra, Ramires in cabina di regia, e Malouda riproposto dal a centrocampo. Ci riesce. Stupisce anche i suoi, però. Se non fosse infatti per il liscio di Cannavaro che libera la strada del vantaggio blues a Mata, si noterebbe prima la difficoltà del Chelsea a ritrovarsi a centrocampo (parzialmente migliorata dall'ingresso forzoso di Cole per l'infortunio di Bosingwa). Insomma gli dice bene, perché si salva sulle incursioni azzurre e va in vantaggio, ma non basta. Per il Napoli, andare sotto per un errore di un singolo in un ottavo di Champion's può essere disarmante. Lo stordimento infatti c'è, ma dura poco. Il primo gol di Lavezzi, continuo come mai e decisamente giocatore di alto livello, restituisce il respiro ai partenopei e smaschera gli Inglesi. Il Napoli è vivo, il Chelsea è in affanno. Prima della fine del primo tempo arriva il gol di Cavani. Cambia tutto. Nella ripresa una partita dove la tattica sembra quella del calcio balilla; possibilità da entrambe le parti, occasioni perse e salvataggi pazzeschi. Vilas-Boas manda in campo Lampard ed Essien, ma senza esito. Mazzarri inserisce Dzemaili e Pandev senza invece interferire sul gioco. Così, nemmeno il tempo di rimpiangere un'occasione del Pocho che, proprio quest'ultimo blinda la vittoria col suo secondo personale. Tripudio a Fuorigrotta. Una partita dove ci sarebbe da parlare della tattica, delle motivazioni, del carattere e dei singoli, tutto a favore del Napoli, ma per non mettere il carro davanti ai buoi, aspettiamo la gara di ritorno. Per ora è terno, per la tombola bisogna aspettare la partita di ritorno.
ale
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