CIAO PIRATA 14/02
Non vi fate ingannare dal look, questo è Marco Pantani non a fine carriera ma al suo secondo anno tra i professionisti, anno 1994. Marco Pantani è stato un predestinato del ciclismo a grandi livelli: terzo al Giro d'Italia dilettanti del '90, secondo nel '91, primo nel '92. Nel '93 passa professionista, ma lascia il suo primo giro per una tendinite. La maggior parte dei media, nel ricordarlo, pompa l'annata fantastica del '98 con la doppietta Giro Tour, ma "noi" eravamo già da un pezzo pazzi per lui. Tutto accadde nel giro del '94. Pantani si presentò ai grandi andando a vincere la tappa che arrivava a Merano. Il giorno seguente la carovana rosa era attesa dal classico tappone di montagna che comprendeva tra le tante salite anche il temibile e terribile Mortirolo, e lui proprio in quel tappone, non pago della vittoria del giorno precedente scattò!! E lasciò dietro gente come Indurain e Berzin, nel corso della tappa lo spagnolo lo riprese, ma poi sul valico di Santa Cristina riattaccò e andò a vincere la tappa. Io l'ho scoperto così, quel giorno di Maggio. Amstrong e Charly Gaul l'hanno definito il più grande scalatore della storia, ma per chi ha passato pomeriggi interi davanti alla TV aspettando che si levasse la bandana, preludio allo scatto decisivo quello cattivo, quello alla Pantani, quello che solo lui era in grado di fare, di rilanciare ancora e ancora, Marco Pantani è stato qualcosa di più.
Ciao Pirata
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