Penso al titolo "notte da Lazio" del post precedente. Poi mi risuona nella mente una frase di una canzone di Venditti "notte di sogni, di coppe e di campioni". Infine ripenso alla partita appena persa dalla Roma a Cagliari e il titolo di questo post nasce spontaneo. Nell'insieme ho difficoltà ad individuare un responsabile più di altri e non posso far altro che pensare scrivendo tutti i guasti individuati. Il momento non è buono: il pari (sospeso) a Catania e due sconfitte con Juve e Cagliari. Infortuni che privano la squadra di DDR e Osvaldo. L'evidenza della inadeguatezza di Simplicio, Greco, Taddei e Rosi. Il ritardo (spero) di Bojan e Jose Angel. Un po' di sfortuna che in momenti simili non tralascia mai di rimanere vicina alla squadra. Eppure la Roma gioca. Propone il suo calcio. I giocatori ci mettono il loro impegno. L'allenatore c'è, ed è presente. E allora il problema dov'è? Ad un giorno dalla chiusura del calcio mercato si parla molto di chi è andato via. Ecco, forse ci siamo. Il problema non è individuabile nei giocatori che sono partiti ma casomai in quelli rimasti e in quelli non arrivati. È vero che difficilmente a gennaio si fanno grandi acquisti ma la Roma è un cantiere aperto e avrebbe avuto senso cercare di puntellare li dove le carenze sono più evidenti: un centrocampista di qualità (peccato aver visto sfumare Guarin), uno o due centrali difensivi. A questo punto i responsabili possono essere solo due, cioè Baldini e Sabatini con il rischio di una complicità di Luis Enrique che però non credo si sia mai opposto all'arrivo di qualche buon giocatore ma al massimo può aver avallato le scelte della società. Parlando della partita, la prima cosa notevole è stata la similitudine tra il secondo gol preso e il primo preso a Torino e ancora, semplicemente spostandoci sull'altra fascia, il terzo sempre incassato dal Cagliari. Poi tanti gol sbagliati (atroce il tiro di Borini addosso ad Agazzi) e, cercando il bicchiere mezzo pieno, la bella reazione al primo gol subito. La solita conferma di Pjanic, la nota positiva di Borini che anche se acerbo, dimostra dedizione e voglia, il momento di scarsa vena di Totti (che comunque il suo lo fa), l'ennesima dimostrazione che giocare con Kjaer e Jose Angel insieme vuol dire regalare troppo all'aversario di turno ed infine la conferma che in questa squadra De Rosai non può mancare. Detto ciò, considerato il gol preso subito e il veloce ribaltamento del risultato, si poteva portare a casa almeno un pareggio, sarebbe bastata un pò di attenzione in più e un Kjaer in meno ma se così fosse stato, non sarebbe stata una notte da cojoni.
RML
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