La Roma sembra destinata ad essere guidata tecnicamente, per il prossimo anno, dal maestro boemo. Zeman è un grandissimo allenatore, per certi versi il più affascinante che il calcio italiano possa offrire. A livello tecnico non vedo controindicazioni, tutt'altro, Zeman, oltre ad abbinare una grandiosa capacità tattica ad una meticolosa preparazione atletica, riesce a motivare i suoi giocatori forse come nessun'altro. I giocatori acquistano sicurezza in loro stessi perchè addestrati ed inseriti in un meccanismo di gioco che delle volte raggiunge la perfezione. Se sarà il boemo, sarà una stagione fondamentale per lui, perchè sarà la seconda chance a grandi livelli che meritano solo quelli bravi, e lui lo è. Inoltre con l'avvento di Zeman continuerà quella dialetta tattica che può fare solo che bene a tutti quanti. Tutto bello quindi, anche se la "scelta" Zeman sconfessa un po' tutta quella propaganda "rivoluzionaria" che aveva accompagnato prima la scelta e poi i primi mesi dell'esperienza di Luis Enrique a Roma. Villas, Bielsa o addirittura Montella avrebbero sancito la continuità con quel progetto tecnico mentre la scelta Zeman sembra un po' un'altra cosa, forse per assurdo più concreta e razionale dell'altra, nata da un innamoramento concettuale baldiniano.
RML
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