domenica 2 settembre 2012

FALCAO, UN NOME, UNA GARANZIA [ale]


Ad ogni esibizione di una punta, ci precipitiamo a dire che è la più forte di tutti e che merita il podio insieme agli intoccabili del momento ( se non capite chi sono, subito a casa a studiare con obbligo quotidiano di quattro ore di partite di Barcellona e Real Madrid su youtube e la lettura dei quotidiani sportivi italiani e spagnoli per un mese). Così gli addetti ai lavori e così anche noi sui nostri blog. Robben, Rooney, Cavani, Ibra, tanto per fare i primi nomi che mi vengono in mente. Tra questi anche Radamel Falcao Garcia, già citato l'anno scorso in occasione dei due gol alla Lazio in Europa league, che ieri ha annichilito il Chelsea nella Supercoppa Europea di Montecarlo. Il Chelsea ha sicuramente contribuito alla gloria del colombiano e alla vittoria dei colchoneros, mostrandosi privo di gioco e collettivo, ma anche con individualità inespresse a dimostrazione che il gioco alla italiana può fruttare anche una vittoria pazzesca (magari un mondiale o una coppa dei campioni ), ma non può dar vita ad un ciclo e soprattutto, in caso di non vittoria , può trasformare una sconfitta in una debacle. Detto ciò Radamel Falcao è stato incredibile. I primi cinque palloni giocati hanno reso un palo, una traversa, un gol in pallonetto leggero ad incrociare ( roba mai vista ), un gol di sinistro a girare sul palo lontano e un gol in diagonale sul secondo palo a superare portiere e difensore. Il tutto senza nemmeno far finire il primo tempo. Poi rientri, assistenza ai compagni e viva partecipazione al gioco. Certo merito di tutti, dei compagni e del Cholo Simeone, ma stiamo parlando di un fuoriclasse che, siamo certi, scatenerà il mercato della prossima estate con i club più ricchi che se lo litigheranno bussando con i piedi alla porta dell'Atletico Madrid. 

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