La Lazio perde a Firenze e dal mio punto di vista pure meritatamente: non puoi lasciare tutto un primo tempo all'avversario, e l'ottimo secondo tempo fa capire anche che non é stata una questione fisica ma di approccio. Un errore troppo grande. Poi certo il rigore c'era, il gol di Mauri era buonissimo e l'arbitro fin dal primo minuto della partita (entrata piede a martello di Oliveira su Ledesma) ha indirizzato la partita così come era stato richiesto in settimana. In un colpo solo si fa un favore ad un amico e si affossa un nemico. La storia é sempre la stessa, le dinamiche del potere calcistico stanno nuovamente cambiando (Juventus a parte) ma ne riparleremo più avanti.
Questa sera ho visto Roma-Udinese. Se non fosse la Roma, se non fosse Zeman e se non ci fossero i cantastorie giornalisti dell'etere romano, l'allenatore, visto l'investimento profuso dalla società, entrerebbe in discussione, ma questo non succederà mai perché Zeman ancora gode di parecchie protezioni (per fortuna), ma state certi che la situazione non é per niente buona. L'allenatore boemo ha un'idea, la sua, ma la squadra ne ha un'altra, ce l'ha detto lo stesso Guidolin sabato sera "Non é una Roma zemaniana". Mancano gli esterni di attacco ficcatevelo in testa, la palla é da girare a Sabatini & Co., perché é stato comprato Destro quando già si aveva Osvaldo e Totti?
E poi la vera domandona: Perché oggi la linea difensiva della Roma era formata da tre giocatori ex Corinthias? E che c'entra? Con la partita di stasera nulla, ma pure questa é un'altra storia e ne riparleremo più avanti.
RML
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