venerdì 27 aprile 2012
ADIOS PEP, HOLA TITO
Di pochi minuti fa l'annuncio dell'addio alla panchina del Barcellona di Pep Guardiola. Il sostituto sarà Tito Villanova suo secondo nel campionato attuale. Mi sembra la soluzione più logica rispetto al "progetto Barcellona", segno di continuità ma soprattutto consapevolezza di essere comunque la squadra più forte al mondo. Si chiude l'era del guardiolismo? Probabile, ma già da oggi sono molto curioso di vedere se tale filosofia è esportabile in altri lidi... Magari meneghini...
RML
giovedì 26 aprile 2012
POVERO LUIS ENRIQUE
Caro maestro di sci,
ti ho soprannominato così perchè il segno degli occhiali che ti contraddistingue mi ricordava troppo quando da bambino, a fine settimana bianca, veniva in albergo il maestro di sci e ci consegnava la spilletta ed il tesserino di fine corso, e quel segno bianco intorno agli occhi che aveva sembrava la maschera di un super eroe dei fumetti.
Una domanda... ma chi te l'ha fatto fare?
Fino allo scorso anno allenavi una sfilza di ragazzini catalani in tutta tranquillità, non avevi a che fare con giornalisti faziosi, con le guerre di radio e con le vedove romane. Quando ti avanzano un paio di settimane te ne andavi in Marocco a fare la Marathon des Sables. Invece ti hanno preso e ti hanno messo alla guida di una delle squadre più importanti del campionato in serie A. E ti hanno lasciato solo. Anzi hanno fatto di peggio, ti hanno fatto terra bruciata intorno e ti hanno lasciato in compagnia di un DS bravo magari a cercare giocatori in America latina, ma non altrettanto bravo a dirigere una squadra.
Fin dalla prima partita si era capito che non avevi l'esperienza per gestire sia a livello tattico ma anche umano una squadra di serie A, ma poi è subentrata LA PROPAGANDA GIALLOROSSA ("mai schiavi del risultato", il gioco esclusivo, la nostra proposta di gioco, ecc. ecc.) che ha invaso i media con tanta di quella fuffa che la STRAGRANDE maggioranza dei tifosi giallorossi ha creduto a quello che gli veniva venduto. Ci sono volute le sconfitte delle ultime giornate per far aprire gli occhi ai più. La verità è semplice, per diventare un vero allenatore di serie A ti servirebbero altri 3/4 anni di esperienza ma da quanto ho capito il tuo tempo da queste parti sta finendo. Quei personaggi che ti hanno difeso per mesi, negando l'evidenza, da un paio di settimane ti si sono rigirati contro con tutta la loro arroganza e potenza e sarà praticamente impossibile per te uscire da queste sabbie mobili. Da amante della tattica rimango comunque curioso di sapere qual è la reale fattibilità della tua idea tattica, magari con due terzini di valore e un altro paio di elementi sopra la media il famoso gioco esclusivo verrebbe alla luce.
RML
POVERO NONNO REJA
Caro Mister,
tutto contro di te. Ti hanno venduto un intero reparto tra il mercato estivo e quello invernale (Floccari, Zarate, Sculli, Cissè). Nel momento topico della stagione ti si sono fatti male i due migliori giocatori della stagione, Klose e Lulic. Ti si sono infortunati prima tutti i difensori e poi tutti i centrocampisti e in una terza fase surreale tutti gli uomini di fascia. Il tuo più forte giocatore in rosa (Hernanes) ha reso al 50%, però qui forse è pure colpa tua. Hai fatto un girone di andata esemplare e l'opinione pubblica ti dava comunque contro perchè la squadra era troppo "cinica" e non esprimeva un gioco... un gioco esclusivo (ah! ah! ah! ah!). Il TUO presidente non ti ha fatto il mercato di Gennaio per ragioni extracalcistiche (scommessopoli). Ti sei dimesso per due volte quest'anno ma poi ti hanno convinto e/o ti sei autoconvinto che non ne valeva la pena fino in fondo. Hai un grande unico pregio: avere la rosa sempre dalla tua parte, e non è poco nel calcio di adesso sia chiaro.
Detto questo, mi sembra che la tua avventura laziale finisca a Novara, non tanto perchè la squadra non riesce più a vincere ed ha perso la possibilità del famigerato terzo posto, ma perchè, in quasi tre anni non sei riuscito ha dare un assetto di gioco (non il gioco che è un'altra cosa), perchè con un minimo di assetto anche i tanti infortunati non avrebbero avuto la stessa valenza.
RML
mercoledì 25 aprile 2012
SE ATENE PIANGE, SPARTA NON RIDE
Tra due città sempre in contrasto fra loro, spesso, se una si trova in una situazione disastrata, l'altra non gode di certo una vita migliore. Significato estendibile alle persone ma anche alle squadre di calcio aggiungerei io. Nello specifico più che Atene e Sparta le due squadre capitoline sembrano Ceprano e Amaseno. Senza entrare nello specifico delle due sconfitte (ci sarà tempo per questo) la Lazio incredibilmente rimane solitaria al terzo posto e la Roma viene anche superata dall'Inter ed oggi è fuori anche dall'Europa league, altro che Champions. Inter e Napoli sembrano lanciatissime verso la conquista del terzo posto. In questa fase del campionato stanno mettendo sul tavolo la loro maggiore valenza tecnica e la differenza con le altre si vede... Eccome.
RML
martedì 24 aprile 2012
THOMAS JAY
Thomas Jay non è il nuovo tornante dell'Aston Villa in procinto di passare allo United, ma è il protagonista di un bellissimo libro che vi consiglio.
Lo trovate in tutte le librerie (Fazi editore) ma soprattutto, per chi ha la possibilità, lo trovate ad un prezzo "sconcio" come e book.
Il calcio non c'entra nulla, ma ogni tanto fa pure bene ossigenare il cervello e poi considerate che il campionato sta finendo...
RML
OPINIONI GIALLOROSSE [ale] [vale]
Questo post nasce da una mia esigenza. Fare il punto della situazione sulla società giallorossa. Tale argomento ha già fatto scorrere fiumi di inchiostro e fiumi di parole, tanto, che come succede spesso a Roma, da creare una spaccatura nelle opinioni che va dai media alla tifoseria. Personalmente, vista la mia fede calcistica, non mi sentivo di mettere bocca su cose che non mi riguardano fino in fondo (anche se chiaramente un'opinione ce l'ho) e allora ho chiesto due righe a due miei cari amici tifosi giallorossi. Volevo due punti di vista diversi sullo stesso argomento e mi sembra di averli trovati....
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LA PASSIONE E' IL NOSTRO PRODOTTO DI PUNTA [ale]
Così titolava la campagna per l'entrata in borsa della Roma: La passione il nostro prodotto di punta. Non era male. I manifesti erano belli e attiravano l'attenzione. Ricordo anche i commenti delle radio a tale campagna. Commenti furiosi che in maniera demagogica denunciavano come la passione dei tifosi non potesse essere ad uso di una iniziativa commerciale, quale era (a ragione) l'ingresso in borsa della AS Roma. La strumentalizzazione era evidente ed oggi lo appare ancora di più considerato come proprio le radio hanno fatto delle squadre di calcio capitoline un business sempre più grande. D'altro canto abbiamo visto proprio nei giorni scorsi come per non perdere una posizione di ricatto qualcuno sia addirittura arrivato ad un tentativo di estorsione (LEGGI QUA) ai danni della Roma. Eppure la demagogia, la strumentazione e il populismo tipici di queste situazioni, si alimentano anche da principi reali. E quindi non è fuorviante chiedersi cosa accomuna profitto e passione. Oggi le squadre di calcio sono sempre più appannaggio di grosse multinazionali, di fondi arabi, di grandi magnati o di cordate di investitori. Di quest'ultimo tipo fa parte la proprietà odierna proprio della AS Roma. Un ristretto gruppo di persone, provenienti dal nord america (quindi passione per la Roma, nisba) ha infatti convinto Unicredit (o forse è stato convinto da Unicredit), proprietaria della maggioranza delle azioni della Roma, a cedere loro, il controllo della società. Ciò determina inevitabilmente, ma non si può dire ai tifosi, una situazione senza certezze. Infatti se Franco Sensi, per la Roma si è ammalato e rovinato, è certo che i nuovi proprietari faranno il meglio solo a fronte di un ritorno positivo del loro investimento. Ora tutti i tifosi giallorossi, fiduciosi, anche perchè alimentati proprio dalle radio a concedere un credito quasi illimitato alla nuova società, sognano una squadra vincente in Italia e in Europa in pochi anni, ma cosa succederebbe se le cose non andassero come in tanti sperano? Insomma, quale sarebbe la continuazione di un "progetto" non arrivato a termine? Ricerca di un acquirente? Libri contabili in tribunale? Lo spettro di una retrocessione per fallimento sarebbe dietro l'angolo, eppure, oggi danno ancora in molti fiducia alla società e i tifosi ci credono, anche perchè da tifosi quali sono, non sarebbero capaci a pensare altrimenti che ad una squadra vincente e protagonista. Sono tifosi, sono guidati dalla Passione.
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Sarebbe bello se tutti i critici della nuova società tornassero
con la memoria indietro di due tre anni.
Gli anni in cui passavamo le estati a chiederci se Guberti avrebbe accettato o no il trasferimento in giallorosso, per poi finire su google a cercare informazioni su Zamblera. Gli anni in cui si vendevano Mancini e Chivu all’Inter e Aquilani al Liverpool per prendere un Giuly a fine carriera, finte promesse come Menez e scarti dal nome altisonante come Cicinho e Baptista dal Real Madrid.
Gli anni in cui il presidente prendeva i caffè in campidoglio con Giraudo, scherzava con gli amici Adriano e Massimo e cercava di far entrare di soppiatto a Trigoria il figlio di Moggi.
Gli anni in cui il presidente promuoveva una conferenza stampa per presentare il nuovo stadio – da costruire chissà dove, con quale progetto e soprattutto con quali soldi (mai presa in giro fu così colossale!) - lei che della Roma aveva venduto Trigoria, la casa voluta dal mito Viola e ceduto lo sfruttamento del marchio ad altri; lei che, piena di debiti, dalla nostra cara Roma era stipendiata assieme a tutta la sua famiglia.
Gli anni in cui si chiedeva ai tifosi di sottoscrivere una ricapitalizzazione per continuare a vedere le stelle.
Gli anni in cui la Roma è stata barattata in cambio dell’appianamento dei debiti della holding di famiglia.
Le stelle alla fine sono arrivate, insieme alle strisce. E se non sono quelle di Soros (nella top ten dei dieci uomini più ricchi del pianeta) ma quelle di James Pallotta & Co. (che Dio li strabenedica comunque) ancora una volta lo si deve alla nostra cara signora Staffoli.
Certo gli americani sono venuti per fare business, qualcuno obietterà. Ma per fare business e vendere un prodotto lo si deve rendere appetibile. E questo stanno cercando di fare.
“Rome wasn’t built in a day” recita un famoso proverbio.
Molti soldi sono stati investiti e tanti altri se ne investiranno. Una campagna acquisti come quella di questa estate non si vedeva dai tempi in cui la truffa al tifoso dell’ingresso in borsa della società garantì una enorme liquidità.
Sono stati assoldati i migliori manager su piazza ed è stata data alla società una struttura e una organizzazione solida. Esistono responsabili del marketing, dei media, manager incaricati di reperire fondi e studiare partnership per aumentare gli introiti.
Il progetto stadio è stato affidato a Dan Meis, il top al mondo per quanto riguarda l’architettura sportiva (basti fare una ricerca su google per capire in quali mani siamo).
Il progetto economico per pemettere alla Roma di crescere e mantenersi ad alti livelli esiste ed è tangibile.
Il progetto sportivo è stato affidato a Baldini e Sabatini, il meglio su piazza.
Il progetto tecnico è stato messo in mano a Luis Enrique. Forse non sarà il migliore allenatore del mondo, forse non sarà l’allenatore che fa al caso nostro. Nel caso si cambierà e si proverà con qualcun’altro.
Non penso ci sia bisogno di ricordare quanto tempo hanno impiegato altre gestioni e altri club anche più gloriosi del nostro per portare alla vittoria un nuovo progetto.
Il percorso è stato disegnato e non rimane che aspettare. Fra qualche tempo tireremo le somme e magari scopriremo che avrà avuto ragione chi adesso rimpiange qualche secondo posto e un paio di coppette. O forse staremo qui a chiederci dove sono finiti quelli che adesso rimpiangono il recente passato di cui sopra.
Gli anni in cui passavamo le estati a chiederci se Guberti avrebbe accettato o no il trasferimento in giallorosso, per poi finire su google a cercare informazioni su Zamblera. Gli anni in cui si vendevano Mancini e Chivu all’Inter e Aquilani al Liverpool per prendere un Giuly a fine carriera, finte promesse come Menez e scarti dal nome altisonante come Cicinho e Baptista dal Real Madrid.
Gli anni in cui il presidente prendeva i caffè in campidoglio con Giraudo, scherzava con gli amici Adriano e Massimo e cercava di far entrare di soppiatto a Trigoria il figlio di Moggi.
Gli anni in cui il presidente promuoveva una conferenza stampa per presentare il nuovo stadio – da costruire chissà dove, con quale progetto e soprattutto con quali soldi (mai presa in giro fu così colossale!) - lei che della Roma aveva venduto Trigoria, la casa voluta dal mito Viola e ceduto lo sfruttamento del marchio ad altri; lei che, piena di debiti, dalla nostra cara Roma era stipendiata assieme a tutta la sua famiglia.
Gli anni in cui si chiedeva ai tifosi di sottoscrivere una ricapitalizzazione per continuare a vedere le stelle.
Gli anni in cui la Roma è stata barattata in cambio dell’appianamento dei debiti della holding di famiglia.
Le stelle alla fine sono arrivate, insieme alle strisce. E se non sono quelle di Soros (nella top ten dei dieci uomini più ricchi del pianeta) ma quelle di James Pallotta & Co. (che Dio li strabenedica comunque) ancora una volta lo si deve alla nostra cara signora Staffoli.
Certo gli americani sono venuti per fare business, qualcuno obietterà. Ma per fare business e vendere un prodotto lo si deve rendere appetibile. E questo stanno cercando di fare.
“Rome wasn’t built in a day” recita un famoso proverbio.
Molti soldi sono stati investiti e tanti altri se ne investiranno. Una campagna acquisti come quella di questa estate non si vedeva dai tempi in cui la truffa al tifoso dell’ingresso in borsa della società garantì una enorme liquidità.
Sono stati assoldati i migliori manager su piazza ed è stata data alla società una struttura e una organizzazione solida. Esistono responsabili del marketing, dei media, manager incaricati di reperire fondi e studiare partnership per aumentare gli introiti.
Il progetto stadio è stato affidato a Dan Meis, il top al mondo per quanto riguarda l’architettura sportiva (basti fare una ricerca su google per capire in quali mani siamo).
Il progetto economico per pemettere alla Roma di crescere e mantenersi ad alti livelli esiste ed è tangibile.
Il progetto sportivo è stato affidato a Baldini e Sabatini, il meglio su piazza.
Il progetto tecnico è stato messo in mano a Luis Enrique. Forse non sarà il migliore allenatore del mondo, forse non sarà l’allenatore che fa al caso nostro. Nel caso si cambierà e si proverà con qualcun’altro.
Non penso ci sia bisogno di ricordare quanto tempo hanno impiegato altre gestioni e altri club anche più gloriosi del nostro per portare alla vittoria un nuovo progetto.
Il percorso è stato disegnato e non rimane che aspettare. Fra qualche tempo tireremo le somme e magari scopriremo che avrà avuto ragione chi adesso rimpiange qualche secondo posto e un paio di coppette. O forse staremo qui a chiederci dove sono finiti quelli che adesso rimpiangono il recente passato di cui sopra.
vale
Grazie ad Alessio e Valerio
Prossimo contest giallorosso Louis Enrique
IL RITORNO DEL MORATTI
Adesso è un po' che non lo sentiamo o che non rilascia dichiarazioni eclatatanti, ma secondo me lui e i suoi uomini stanno lavorando sotto traccia per il rilancio della prossima stagione. Sulla questione del recupero della giornata da recuperare l'ha spuntata lui (senza entrando nel merito della "questione morale"), così per precisare.
Prandelli sembrerebbe un'opzione più che valida per la panchina del prossimo campionato. Vedendo l'assenza di Jovetic domenica (contratturina fantasma in allenamento) e la sua presenza domani in campo contro la Roma penso che anche il mercato nerazzurro sia iniziato... è un pensiero malignotto? E' vero, ma sarebbe un grandissimo acquisto....
RML
lunedì 23 aprile 2012
PREZIOSI LOTITO
Ieri a contorno di una giornata surreale su regole, regolamenti, magliette, questori, vicari e chi più ne ha più ne metta, nel post partita SKY sono andate in onda le interviste/dichiarazioni di Preziosi e Lotito. Uno degli argomenti? Regolamenti e legalità? Senza entrare nello specifico delle varie condanne che caratterizzano i due, posso dire che mi ha ricordato molto il Family Day di Forza Italia memoria con Berlusconi, Fini e Casini sul palco...
RML
SCUDETTO A TORINO
non sbaglia a metterlo in panchina (forse)... ma trovo singolari le motiviazioni ufficiali
Nel pomeriggio di ieri (QUA) mi ero chiesto se la Juventus avrebbe approfittato del match point gentilmente offerto dal Milan o avrebbe sofferto del classico "braccino" d'estrazione tennistica. La risposta mi sembra che l'abbia data forte e chiara ieri allo Juventus Stadium. L'incontro di ieri sera si può paragonare ad un primo turno di un torneo dello slam tra una testa di serie ed un qualificato. Per chi non ha visto la partita il tutto si è archiviato nel giro di otto minuti, due gol e tutti a casa. Fine. Quest'anno c'è troppa differenza tra la Juventus e le altre (Milan escluso). Non darei eccessive colpe alla squadra giallorossa, dieci gioni fa anche la Lazio aveva rischiato la stessa rapida debacle ma in quell'occasione un po' la fortuna, un po' le paratone di Marchetti e un po' di garra avevano tenuto in equilibrio la partita. Certo, il maestro di sci ha fatto il suo anche questa volta con scelte cervellotiche e dilettantistische ma vedendo la Juventus di ieri sera c'era comunque ben poco da fare. Ma una domanda me la faccio: perchè non ha schierato gli stessi undici che avevano battutto l'Udinese? Lo poteva fare senza problemi. Invece scongela Perrotta e lo mette nella zona di Pirlo (non dico a uomo per rispetto di chi ha abboccato alla storiella del gioco esclusivo), non si accorge che Conte con il 3 5 2 lo metterà in inferiorità sulle fasce e poi la colpa più grande... dopo quasi 30 partite la Roma non ha un'organizzazione difensiva, è l'unica squadra di serie A che non fa le diagonali, fateci caso per favore.
la diagonale!!!!
La Roma resta comunque pienamente in corsa per il terzo posto insieme a tutte le altre, anche se il Napoli l'ha superata di un punto.
RML
domenica 22 aprile 2012
No ORGANIZZAZIONE No PARTY
Quando ti pareggiano un gol nel recupero dopo cinque minuti che sei andato in vantaggio non è questione di sfortuna, è mancanza di organizzazione, di addestramento e lucidità. La squadra non è lucida in fase di possesso palla perché non sa quello che ci deve fare con questo dannato pallone. Succede spesso quando la Lazio sta in vantaggio nei minuti di recupero, no spesso... sempre per la verità. Poi che stai con una scarpa e una ciavatta è un altro discorso. Psicodramma a Genova con gli ultras del Genoa sugli scudi. W la terra dei cachi!!! Il "simpatico" Bologna ferma sull'1a1 il Milan e da una mano alla Juventus. Ma la Juve stasera approfitterà del match point o le verrà il braccino?
RML
sabato 21 aprile 2012
IL CROLLO DEL PEP
Er sor Pep perde in casa contro un bel Real concreto e pressante, mentre il Barca sembra un po' stanco e poco voglioso. Perché dico che l'ha persa Pep. Perché forse lasciare in panca Fabregas e Sanchez è un poco eccessivo. Mania autocelebrativa? Forse. Anche se chiaramente se lo può permettere dopo aver costruito la squadra più forte del mondo con i tre tra i cinque giocatori più forti di quest'epoca. Mi è piaciuto molto il gesto fatto dopo il gol dal borioso Ronaldo al borioso pubblico catalano. CALMI... Questa volta ha vinto Mou c'è poco da dire. Aspettiamo trepidanti l'ultimo atto di Monaco di Baviera per mettere la parola fine a questa "saga".... Chelsea e Bayern permettendo.
venerdì 20 aprile 2012
TUTTI IN CAMPO
la rovescita di pruzzo Juve- Roma.... per i lupakkiotti
Domani riparte il carrozzone del Campionato di calcio, lasciandosi alle spalle la morte di un ragazzo di 25 anni, tante chiacchiere inutili e poche osservazioni intelligenti (vedi Baldini lo massone).
Domani ci saranno, come minimo, tre fibrillatori a bordo campo per ogni stadio di serie A,B ed ex C.... con nessuno in grado di usarli in modo corretto, siamo in Italia del resto.
La prossima giornata è fortemente caratterizzata da Juve-Roma che, oltre il fascino intrinseco dello scontro, risulta essere una tappa fondamentale sia per la corsa allo scudetto che per il terzo posto. Un po' come il Mortirolo per il Giro e l'Alpe d'Huez al Tour.
La Juventus sembra favorita sia per ragioni tecniche che motivazionali. La Roma in trasferta quest'anno non ha mai eccelso: 5 vittorie, 2 pareggi, 9 sconfitte, nell'incontro di Coppa Italia è tornata da Torino con 3 gol sul groppone. Però non è assolutamente una partita chiusa, tutt'altro, la Juventus se la dovrà sudare e c'è il rischio che possa andare in "frenesia di risultato" e lì che la Roma ha i mezzi tecnici per approfittarne, dipenderà molto da Totti. Inoltre se la Lazio dovesse vincere in casa contro il Lecce (ma questa è un'altra storia) la Roma è quasi costretta a vincere perchè andare a -7 a cinque giornate dalla fine complicherebbe di molto la corsa al terzo posto... i conti li facciamo Lunedì, oggi è ancora troppo presto.
RML
venerdì 13 aprile 2012
MAURI dEi PALAZZI
Mauri e Brocchi questa mattina sono stati convocati dal procuratore federale. Mentre l'ex centrocampista del Milan, stando alle carte dell'inchiesta avviata dalla Procura di Cremona, deve pero' chiarire soltanto la presunta conoscenza con l'ex calciatore e indagato Alessandro Zamperini, Mauri è tirato direttamente in ballo da Gervasoni anche per la partita con il Lecce, ultima giornata dello scorso campionato di serie A: "Gegic mi disse che tramite Zamperini, lui e gli slavi si misero nuovamente in contatto con Mauri della Lazio per manipolare la suddetta partita".
Questa, a quanto risulta, la deposizione di febbraio scorso, che un avvocato normodotato smonta in mezz'ora. In soldoni Gervasoni sapeva della combine non per presa diretta ma per interposta persona, tale Zamperini, amico di Stefano Mauri. C'è da dire che la giustizia sportiva è diversa da quella ordinaria. Quella sportiva da per assodata l'accusa ed è "l'imputato", una volta deferito, che deve dimostrare la sua estraneità ai fatti. Questo mi sembra molto importante. Mentre ho trovato alquanto singolare la presenza di Gervasoni in procura. Perché? Semplice coincidenza? Non credo. Ha qualcos'altro da dire? Probabile. Confronto all'americana? Forse.
Un'ultima postilla. All'uscita dalla procura federale Mauri ha lasciato le seguenti dichiarazioni: " Sono sereno e tranquillo, lo siano anche i tifosi della Lazio"... A Roma si dice che tranquillo ha fatto 'Na finaccia.
RML
EFFETTI SCOMMESSOPOLI
I primi effetti di scommessopoli si vedono sul campo. Ieri sera due squadre come Bologna e Cagliari, che storicamente rappresentano il malo modo di fare le cose nella Serie A, se la sono giocata di brutto. E' stata sempre prassi delle due squadre, in questi ultimi anni, di raggiungere la salvezza il prima possibile e poi regalare punti a destra e manca fino alla fine del campionato. Per svariati motivi ieri sera se la sono giocata... Che schifo!! Un'ultima cosa, il Cagliari a mio avviso sta falsando il campionato andando a giocare sul neutro di Trieste per i pruriti del suo presidente. E tutte le squadre che hanno giocato al Sant'Elia e magari, per esempio, hanno preso quattro perette?
RML
mercoledì 11 aprile 2012
CORRONO JUVE E ROMA
Ho visto Juventus-Lazio. In sintesi i bianconeri c'hanno preso a pallate. Un primo tempo tatticamente osceno da parte della Lazio ma questo già lo sapevamo, doveva essere minestra e minestra è stata. L'incartata è durata per un'ora grazie alle paratone di Marchetti e a tanta fortuna e a tanta tigna. Lo stesso Marchetti però si fa uccella' da Del Piero e la partita finisce là. Un'ultima considerazione... Ma quanto corre la Juve!?! Poi messa a confronto con la Lazio che una delle squadre più compassate della storia del campionato italiano a girone unico il gap sembra ancora piu evidente. Per il resto, il Napoli si stoppa e perde malamente in casa con l'Atalanta, la Roma in piena sindrome borderline sembra un'altra squadra e ne fa tre all'Udinese e si propone come seria candidata al terzo posto. Il Lecce vince una strana partita a Catania e rimette in gioco per il terzultimo posto il Genoa e la Fiorentina. Domenica la partita da vedere è Roma-Fiorentina per mille e un motivo...
RML
JUVENTUS PER IL PRIMATO
Il Milan vince e si porta a +2, ma la più bella cosa successa ieri sera non è il gol di Muntari (se pur molto bello) ma è il raccattapalle cliviense che rifiuta la maglia dello stesso Muntari a fine partita. Stasera la Juventus, l'unica in forma delle squadre di vertice, si può riportare in testa alla classifica superando la Lazio, anche con una certa facilità a mio avviso. Non c'è match a livello di gioco, di singoli e di aggressività, l'unica speranza è la minestra Rejana, ma ci credo poco poco, storicamente con la minestra sopravvivi ma non vivi. Dietro la Roma ha una grossa possibilità di rimettersi, per l'ennesima volta, in corsa per il terzo posto. A livello ciclico dovrebbe essere il punto alto dopo lo sprofondo di Lecce. Napoli e Inter hanno turni facili sulla carta. Altra chiave di lettura è l'asteriscone per scommessopoli che a quanto pare riguarda solo Mauri, Brocchi e la Lazio, anche se non è proprio così. Sia in alto che in basso tutte le squadre daranno il fritto, oggi, domani e fino alla fine, ed è meglio così.
RML
martedì 10 aprile 2012
PREVISTA MINESTRA A TORINO
È notizia di oggi che la Lazio affronterà domani sera la capolista senza Radu e Konko oltre che al lungo degente Dias. A queste catastrofiche assenze l'allenatore aggiunge catastrofe. Primo errore: cambierà modulo, sintomo di debolezza, passerà ad una difesa a tre con Cana centrale affiancato da Diakite e Biava. Sulle fasce agiranno Scaloni e Gonzalez!!!! A Centrocampo agiranno Brocchi, Ledesma e Matuzalem, a trequarti Mauri in attacco Rocchi.... Che minestra!!! Secondo errore in un colpo solo farà fuori Candreva, il migliore contro il Napoli, e Hernanes il miglior giocatore della rosa. Si andrà a Torino dando alibi ai giocatori prima del fischio d'inizio... Terzo errore...
RML
BALDISSONI ROMANISTA
[Errata Corrige]
In un precedente post avevo scritto che l'Avv. Baldissoni era laziale... manco per niente, è della Roma, me lo ero confuso con l'avv. Tonucci. Ringrazio Valerio per la delucidazione.
Resta il fatto che non può essere una discriminante essere della Lazio per un qualsiasi dirigente giallorosso e resta anche che non si può attaccare la società giallorossa tacciando di lazialità questo o quello.
RML
lunedì 9 aprile 2012
JUVENTUS PASQUALE
La trentunesima giornata pasquale ci ha regalato il sorpasso della Juventus ai danni di un Milan un po' stanco ma anche un po' troppo presuntuoso. Rileggendo la classifica a posteriori la vittoria di Milano per la Fiorentina conta quasi come aver vinto una finale di Champions. La Juventus ha solo due scontri "complicati" da qui alla fine della stagione e sono entrambi in casa contro Roma e Lazio. Complicati!?! Non proprio forse. Il Milan ha un calendario in discesa tranne che per il STRAderby alla penultima. Nell'ultima giornata ho notato che le partite sono state tutte vere e reali... Che 'sti ignoranti di calciatori abbiano capito che a Cremona, Bari e Napoli non si scherza? Per la corsa al terzo posto la Lazio con "'na scarpa e 'Na ciavatta" si è aggiudicata lo scontro diretto. Nelle ultime 14 partite ne ha vinte 7 e perse altrettante, una squadra che non conosce le mezze misure... Un po' come Mauri irritante per tutta la partita, irritante nell'esecuzione di un gol strepitoso, irritante quando segna gol decisivi come già fatto nel derby. La Roma perde in malo modo a Lecce, ho visto la partita, ma parlare della Roma è complicato.
RML
venerdì 6 aprile 2012
BALDISSONI LAZIALE!!!
Sto facendo la fila all'avis di ciampino e mentre aspetto, e aspetto, è circa un'oretta buona che aspetto, mi sento, come il mio solito, la radio.
Ore 09,30 su Radio Radio Focolari, supportato da Melli, taccia l'avv. Baldissoni di lazialità. Ore 09,32 Ilario Ilario riprende i due perché non è carino dire che un facente parte del consiglio d'amministrazione della squadra giallorossa sia laziale. Ore 10,14 su Teleradiostereo David Rossi taccia Focolari e Melli di essere due melme perché hanno tacciato Baldisone come laziale. Fantastico!!! Se tacciano a vicenda... 'Tacci loro... Sembrano che vanno uno contro l'altro ma remano tutti in una stessa direzione... Per la cronaca Baldissoni è della Lazio.
RML
lunedì 2 aprile 2012
CHINAGLIA 1947-2012
Quello che penso sulle ultime vicissitudini di Giorgio Chinaglia l'avevo scritto QUA circa un mese fa... ma per parlare di Giorgio Chinaglia la devo prendere da lontano, da molto lontano...
Era il 04 Aprile del 1982 avevo otto anni e mio padre mi portò allo stadio per la prima volta a vedere la Lazio. Ognuno di noi rimuove e nopn ricorda più la prima volta che vede il mare o la neve o una montagna ma la prima volta allo stadio è indelebile.
La maestosità dello stadio, il prato di un verde scuro intensissimo, la pista di atletica rossa e calda, le strisce bianche tutte perfette, il fossato tra le tribune e il campo, le reti nere alle porte e quel verde acqua degli spalti. Il vecchio olimpico era molto più "bianco" di come è oggi, c'era più marmo.
La maestosità dello stadio, il prato di un verde scuro intensissimo, la pista di atletica rossa e calda, le strisce bianche tutte perfette, il fossato tra le tribune e il campo, le reti nere alle porte e quel verde acqua degli spalti. Il vecchio olimpico era molto più "bianco" di come è oggi, c'era più marmo.
E ieri come oggi c'era pochissima gente, meno che mai in quella mia "prima", dove andava in scena un Lazio-Pistoiese di metà classifica, ma mica in serie A, stiamo parlando del Campionato di serie B stagione 1981-'82 .
Ma a me non è che me ne fregava qualcosa che ci fosse o meno la gente. La partita fu alquanto noiosa e pallosa, finì zero a zero. Però una delle prime cose che mi dissero mio padre e i suoi amici è che non era stato sempre così, c'era stata una Lazio quella del '74, quella di Giorgio Chinaglia, che lo stadio lo riempiva eccome.... e avevano ragione...
Io non l'ho mai visto dare un calcio ad un pallone, ma in quanto laziale l'imprinting di Giorgio Chinaglia me lo porterò dentro e questo grazie ai racconti delle persone, dei tifosi che gli hanno voluto bene. Chinaglia sapeva cosa volevano i tifosi da lui e i tifosi sapevano cosa voleva Chinaglia da loro. Chinaglia è stato il riscatto, anche sociale, per un tifoseria negli anni settanta, è stata l'utopia negli anni ottanta ed è stato usato e truffato, come tutti i tifosi biancoazzurri, nella presunta scalata ungherese. E' stato il più grande laziale di tutti i tempi, leader, condottiero, simbolo, icona.
RML
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