Ho visto la partita, sapendo il risultato e senza personalissime ansie, quindi me la sono gustata fino in fondo.
La Lazio è entrata malissimo in campo, il solito approccio moscio e svagato e per almeno dieci minuti la Roma ha avuto la supremazia del campo. Ma poi le cose sono girate: le "modalità" del gol di La Mela hanno dato quella scossa ai lazialotti in campo che si sono ricordati che sono una squadra... e che squadra!! Tre gol in mezz'ora, certo, due viziati da grossolani errori dei singoli e uno dal solito errato posizionamento disordinato della linea difensiva. Su tutto pesa il gesto di De Rossi.
Tatticamente i cinque a centrocampo della Lazio erano troppa roba per i tre della Roma, basta vedere chi va in copertura su Hernanes in occasione del gol di Klose. La "catena" di destra della Roma è poco consistente e poco adeguata in fase difensiva. In generale è stato lasciato troppo spazio a Candreva ed Hernanes. In questa situazione c'entrano poco le condizioni del campo.
Amarcord. L'anno dei quattro derby persi quel "rincoglionito" di Sven Goran Eriksonn fece la stessa identica cosa del "crocerista a Capri": cinque a centrocampo contro tre e sovrapposizioni dei terzini. Zeman quell'anno andò avanti per la sua strada per ben quattro volte... con quella di ieri siamo arrivati a cinque.
Nel secondo tempo l'ingresso di Tachtsidis ha aggiustato un po' le cose nella Roma, tanto che il "crocerista a Capri" si è visto quasi costretto ad inserire prima Brocchi e poi Cana per andarlo a pressare lì, alto, dalle sue parti. La mossa era quella giusta, ma la squadra ha risposto alla sollecitazione con un po' di braccino corto e un po' risentendo dell'incontro europeo di giovedì sera, e invece di salire a far male, e poteva far molto male, è arretrata tanto di rischiare di prendere il 3a3.
RML
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