Tito Vilanova, neo allenatore del Barcellona, si aggiudica il primo ‘clasico’ della stagione: battuto il Real Madrid al Camp Nou, nell’andata della Supercoppa di Spagna. Ma il 3-2 finale a favore dei catalani non chiude l'incontro in vista del ritorno che si giocherà mercoledì prossimo al Santiago Bernabeu.
Dopo un primo tempo terminato 0-0 (con il Real chiuso ad aspettare gli avversari), nella ripresa si è visto di tutto. Al 10’ e’ passato in vantaggio il Real Madrid con Cristiano Ronaldo, ma un minuto dopo il Barcellona ha pareggiato con Pedro. Blaugrana in vantaggio al 25’ grazie al rigore trasformato ancora da Messi e poi sul 3-1 con Xavi. Il gol che ha fissato il risultato sul 3-2 al 40° porta infine la firma di Angel Di Maria, ma la responsabilità è tutta di Valdes come averne "presi solo 3" è gran merito di Casillas, altro grande protagonista della partita. Però, torniamo su questo incontro ad una settimana dal suo svolgimento e solo a due giorni dal suo ritorno per sottolineare un concetto fin troppo evidente a tutti. Messi è un alieno ed è determinante in quanto attaccante che segna un numero incredibile di gol, ma il fuoriclasse al quale io avrei già dato il pallone d'oro 2 anni fa e lo darei anche quest'anno è Andres Iniesta. Lui dietro ogni vittoria del Barça e della Spagna. Lui dietro le decine di gol di Messi. Lui dietro Villa, Sanchez e Pedro. Lui al fianco di Xavi e Cesc. Un genio calcistico inarrivabile. Senza togliere niente a Messi, Ronaldo, Ibra o altri, ripeto, il pallone d'oro lo darei a lui.
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