09/01/1900 - 09/01/2013
Indubbiamente è un numero strano e nostrano, è il primo numero di telefono che abbiamo imparato tutti a memoria. Arrivava mamma e ti diceva: "Se ti succede qualcosa di brutto, prendi il telefono, fai il 113, e chiedi aiuto alla polizia". E con "brutto" da bambini si intende un po' tutto, le sfumature di quando si diventa grandi sono ancora lontanissime, per fortuna. Negli Stati Uniti c'è il 911 che fa molto più fico ammettiamolo.
Ma oggi per me 113 ha un altro significato. Oggi è il compleanno della mia squadra. Fino al centenario del 2000, il fatto dell'anno di fondazione era una nota a margine per i tifosi della Lazio, negli ultimi anni invece per alcuni è diventato un elemento fondamentale nell'essere laziale.
Il centenario, celebrato all'Olimpico con la partita Lazio-Bologna (gara sofferta ma vittoriosa con il gol del 3a1 di Ravanelli) cambiò l'approccio dei laziali alla data di fondazione. Fu l'ingresso nella storia, la certificazione che c'eravamo anche noi. Il raggiungimento di quel traguardo per la Lazio è stato sofferto e per niente facile: più di una volta la Lazio ha rischiato di sparire sia prima che dopo il centenario, la nostra storia è travagliata e complessa, e sarà sempre così, siamo pronti a tutto e qualsiasi cosa accada noi ci saremo, pregi e difetti, perché ci siamo sempre stati. Delle volte eravamo tanti, delle volte proprio pochini e un po' scalcinati, ma c'eravamo.
Oggi qualcuno, non so chi, mi ha fatto ricordare che c'ero anch'io in determinati momenti, che anch'io ho gioito e sofferto insieme a tanti altri. Mentre cercavo nel mio caos organizzato degli appunti di urbanistica guarda che ti esce fuori tra due libri, una testimonianza tangibile che, nel mio piccolo, ho partecipato alla storia di questa mia amata squadra. (n.d.r. le stellette indicano che non ne ho persa una)
RML